Incidenti stradali prima causa di morte per giovani
Tre sono i fattori legati agli incidenti stradali: comportamento umano, infrastrutture e tecnologia. Il comportamento umano è circa il 70% delle cause degli indicendi. “C’è un cambio di comportamento legato alla mobilità condivisa e la mobilità leggera. Quindi i mezzi sono cambiati ma la conformazione delle strade è rimasta la stessa. Un tema di cui si parla oggi in tutte le città del mondo relativamente ai rischi per la mobilità soprattutto per pedoni e ciclisti”.
L’identikit della categoria maggiormente a rischio è un uomo, a bordo di auto o moto, che guida a velocità elevata o in stato di ebbrezza. Per quanto riguarda l’Italia, nel primo semestre 2022, “notiamo una ripresa degli indicendi. C’è un ritorno alla normalità in tutto, anche nella ripresa degli incidenti stradali- spiega Purcaro- Si registra un +24,7%. La maggior parte degli incidenti avviene sulle strade extraurbane, mentre diminuiscono gli incidenti sulle autostrade dove l’infrastruttura è molto migliorata. Sulle strade urbane c’è invece il congestionamento di più mezzi sulle stesse strade. L’utilizzo della cintura di sicurezza è ancora il primo strumento salvavita”.
Per quanto riguarda i giovani “c’è una mancanza di consapevolezza del pericolo. Consapevolezza che si matura più o meno dopo aver percorso 3500 km”, ha spiegato il presidente di Dekra Italia. In Francia ad esempio, ha ricordato, c’è una patente graduale: il neopatentato fa un nuovo esame dopo i primi 3mila km percorsi, all’interno di un sistema di patente a punti. “L’importanza di avere formazione nelle scuole è un tema centrale- ha sottolineato Purcaro- gli altri rischi sono legati alla perdita di concentrazione alla guida che deriva dall’uso del cellulare e poi dall’utilizzo di alcol e droghe. Per aumentare la sicurezza sulle strade il comportamento è fondamentale. Quindi c’è bisogno di formazione alla guida”, ha concluso.
Salvini: revoca patente 10 anni per pirati strada
“Se uno si mette consapevolmente alla guida drogato o ubriaco e provoca incidenti, morti o feriti, la sospensione della patente per 1 o 2 anni non è sufficiente. Diverse associazioni delle vittime dei pirati della strada chiedono la revoca a vita. Io penso che se qualcuno si mette alla guida imbottito di cocaina o ubriaco marcio, è un potenziale assassino. Quindi se non la revoca a vita, almeno la sospensione per 10 anni del diritto di guidare è sacrosanto”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine della presentazione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale.
Casco e identificazione per chi guida monopattini
“Al lavoro per cambiare codice strada”
– “Già la prossima settimana con alcuni colleghi ministri riunirò un tavolo per aggiornare il codice della strada, che è vecchio di 30 anni e va aggiornato alla nuova mobilità e le nuove tecnologie e all’abuso del telefonino, che distrae. Per chi guida il monopattino, che oramai va a velocità sostenute, avere un’identificazione e il casco è assolutamente fondamentale. Così come l’etilometro monouso a bordo. Anche farsi un auto test per fermarsi in tempo penso sia un provvedimento utile”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine della presentazione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale.á